10 - Il ballerino - G Luca Boschiero Website

Vai ai contenuti

Menu principale:

10 - Il ballerino

Ho sempre detestato la danza classica.
Penso che sia difficile immaginare qualcosa di più grottesco e ridicolo di un gruppo di persone in fila che va avanti indietro su un palcoscenico, vestite come buffoni e con un sorriso idiota stampato in faccia.
E i ballerini?
Dalla loro espressione soddisfatta mi sono fatto l’idea che il loro sospensorio possa contenere un fermo collegato direttamente con il posteriore. Non saprei spiegare altrimenti la loro espressione estatica quando sono in costume di scena. D'altronde non potrebbe essere altrimenti, metti un finocchio in collant e sospensorio e che faccia vuoi che faccia? Dispiaciuta?
È noto che quasi tutti i ballerini sono gay. Meno noto che chi non lo è faccia finta di esserlo. Per viltà, convenienza o per semplice conformismo. Ora vorrei raccontare una storia legata a questo argomento che dimostra quanto sia forte il potere della lobby gay nel mondo della danza classica. Una storia dolorosamente vera.
Un giorno non lavorativo, un lunedì sera, lo trascorsi al Corsaro, una discoteca di Malcesine con alcuni amici. Eravamo in compagnia di un paio di ragazze e cercavamo disperatamente di divertirci quando la nostra attenzione fu attirata da un volto noto seduto ad un divanetto.
“Ma non è quel finocchione di un ballerino?” domandò un mio collega sbalordito.
La sua sorpresa era la nostra. Era proprio lui e teneva una giunonica bionda, sulle ginocchia. Il suo comportamento era inequivocabile: la stava baciando e palpeggiando. Alzato per un’attimo lo sguardo, il ballerino presunto gay si accorse di noi.
Identificatici come personale areniano e vistosi colto in flagrante, quasi a volersi liberare di un incarto bollente, provò a divincolarsi dalla bionda.
Inutilmente.
Ci avvicinammo, mentre ci studiava con il terrore negli occhi.
"È una mia amica." si giustificò con la sua vocina chioccia.
"Abbiamo visto." ammiccammo ridendo.
Prese a torcersi le mani disperatamente.
“È un transessuale, sapete?" provò a buttare là, facendo avvampare la compagna.
Il nostro sguardo scettico spense anche quel tentativo di depistaggio.
"Vi prego, non ditelo a nessuno." ci implorò alla fine, riacquistando parecchie tonalità di basso nella voce.
"Ehi" dissi io "ti stai divertendo con una bella ragazza cosa c'è di male?".
"Lo sai benissimo cosa c'è" replicò affranto "io faccio il ballerino".
"E allora?" chiedemmo noi facendo finta di non sapere.
"Allora devo fingermi finocchio. Se conoscessero le mie perversioni avrei finito di vivere".
"Perversioni?" domandò sbalordita la sua ragazza del mio gruppo.
Lui agitò le mani in aria "Nel mio ambiente funziona nel modo esattamente opposto al vostro. Gli eterosessuali sono considerati dei pervertiti, tagliati fuori. Se si viene a sapere che mi piace la figa sono finito, capite?".
Alla fine lo rassicurammo: non l'avremmo tradito.
Ma purtroppo a tradirlo fu il suo orribile vizio. Fu sorpreso da un aiuto coreografo mentre si sgroppava una donna delle pulizie in camerino. In breve, fu relegato nelle ultime file del corpo di ballo e l'anno seguente non fu confermato.
Ora ha una scuola di danza latino americana ed ha sposato una splendida venezuelana che è la quintessenza della femminilità. È un uomo felice anche se ha il brutto vizio di scoreggiare e ruttare con allarmante frequenza. Ma, dice lui, deve recuperare il tempo perduto, vissuto come checca.
So che è in contatto con gruppi di ex ballerini sballerinati perché eterossessuali. Il loro scopo e spingere gli altri danzatori etero a fare outing, senza timore di essere emarginati dall'ambiente.
Una lotta che ritengo sia perduta in partenza.
Auguri, comunque!

 
Copyright 2016. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu